La Pace: una storia breve ma tormentata

Arriva la perizia

Perizia La Pace Lotto I
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Finalmente abbiamo la tanto attesa perizia strutturale sulla scuola La Pace. L’abbiamo aspettata a lungo: 1 anno dalla nostra prima richiesta, 8 mesi dalla delibera comunale.

Ma l’attesa è stata compensata da un documento la cui lettura è davvero interessante e che certamente non appare, leggendone le Conclusioni, così “inutile” come a lungo ci siamo sentiti dire.

Il documento rileva diversi difetti nell’opera:

1) a livello progettuale si ritiene che non sia stata valutata adeguatamente l’interazione fra terreno e struttura di fondazione, in particolare nella decisione di utilizzare tipi diversi di fondazione per i due tronconi dell’edificio.

2) a questa grave mancanza, si è aggiunta l’inosservanza, da parte della ditta costruttrice, di alcune importanti disposizioni progettuali: laddove la fondazione andava appoggiata su uno spesso strato di ghiaia stabilizzata a cemento, le ispezioni hanno rilevato che non c’è la ghiaia e neanche il cemento.

3) Di conseguenza, e a questo punto in modo consapevole, sono stati omessi i prescritti test di carico dello strato di ghiaia stabilizzata (mancante)

4) Il giunto di dilatazione strutturale, seppur funzionante “non è stato riproposto efficacemente nelle murature, che si sono inevitabilmente lesionate

5) infine, ed è incredibile, a soli 6/7 anni dalla costruzione la rete di raccolta delle acque bianche risulta danneggiata, schiacciata, rotta. Di conseguenza un consistente deflusso di acqua dal terreno sottostante interessa la parte interrata della struttura e ne peggiora le condizioni e la conservabilità.

La perizia individua le responsabilità nel Raggruppamento Temporaneo di Professionisti che ha progettato il lavoro, nel Direttore Lavori Strutturali, che non ha controllato adeguatamente l’esecuzione, e anche nella ditta esecutrice, per non avere utilizzato materiali e procedure previste in appalto.

In conclusione, secondo l’Ing. Gallo, i cedimenti manifestatisi hanno notevolmente rallentato la loro dinamica e non hanno compromesso la sicurezza strutturale dell’edificio, che mantiene le condizioni di sicurezza per la destinazione d’uso prevista. L’edificio non presenta pericoli legati alle deficienze riscontrate ad eccezione dell’eventuale distacco di intonaci dalle murature che si sono lesionate.

Ci permettiamo di sottolineare che questa perizia certifica difetti esecutivi i cui segni erano evidenti da subito (leggere la Relazione di Collaudo più in basso in questa pagina), che pertanto avrebbero dovuto innescare da subito la reazione ferma del committente dell’opera, laddove invece ancora poche settimane fa si sosteneva che tale perizia costituiva una sorta di “spesa inutile” effettuata solo per tacitare le preoccupazioni degli utenti.

Inoltre va rilevato che la Perizia se da un lato certifica che la scuola è sicura dal punto di vista strutturale (insomma non crolla, per fortuna), essa è insicura per il perdurante rischio di distacco di intonaci dai muri lesionati. E’ questo è un aspetto di rischio, certamente meno grave del primo, ma comunque rilevante, nei confronti del quale andranno presi dei provvedimenti.

Il 30/5/2012 della vicenda si parla anche sulle pagine locali de La Stampa:

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